Al cuore dell’isola, Nuoro ha acquisito importanza sin dal XIV secolo ed è stata designata capoluogo di provincia nel 1926.
Il paesaggio cittadino è dominato dalla presenza della catena montuosa che scende dal Monte Ortobene, dove si svilupparono i primi insediamenti umani della regione.
Nel centro urbano, sono ancora presenti numerosi angoli pittoreschi dei vecchi quartieri che un tempo formavano la città, collegati tra loro dalla “Bia Maiore”, l’attuale Corso Garibaldi.
Cuore commerciale delle Barbagie, Nuoro si anima durante diverse festività: il 19 marzo in onore di San Giuseppe, il 6 agosto per San Salvatore e nell’ultima domenica di agosto per il Redentore.
- Luoghi di interesse a Nuoro includono la cattedrale (Santa Maria das Neves), l’ex chiesa di Nostra Signora delle Grazie, Corso Garibaldi, il Rione Seuna, il Rione Santo Predu, la casa di Grazia Deledda, la chiesa di Nostra Signora della Soledad (dove si trovano i resti di Grazia Deledda), Monte Ortobene e il museo etnologico.
Nuoro rappresenta il cuore dell’entroterra sardo: ad est si erge la catena del Supramonte con ai suoi piedi Oliena, Orgosolo e Dorgali, mentre ad ovest si dipanano le valli che conducono al lago Omodeo e a Macomer. Questo paesaggio caratterizzato da colline e vette rocciose (chiamate “tacchi” e “tonneri”) ospita molti dei centri più significativi della regione come Mamoiada, Bitti e Sarule.
A sud si ergono le alture del massiccio del Gennargentu, ricco di foreste e circondato dai paesi montani come Gavoi e Fonni. Verso nord-est, seguendo le pendici del Monte Ortobene che domina la città, si scende tra ulivi, mandorli e vigneti in direzione delle Baronie.