Nuxis

Nuxis (Nuxis o Nucis in sardo) rappresenta un comune con 1559 abitanti situato nella provincia del Sud Sardegna, nel cuore del Sulcis. La storia di Nuxis affonda le sue radici nel neolitico, come dimostra la presenza della necropoli di cultura Monte Claro di ”S’Acqua cadda”. Durante l’età del bronzo, il territorio era caratterizzato da vari nuraghi e dal pozzo sacro di Tattinu. Durante il periodo giudicale, il paese era noto come Nughes o Nugis (forse legato alla presenza di alberi di noce) e faceva parte del giudicato di Calari, all’interno della curatoria del Sulcis.

Dal 1258 in poi, Nuxis passò sotto il controllo prima di Ugolino della Gherardesca, successivamente al comune di Pisa e infine agli Aragonesi che lo assegnarono a vari feudatari. Attorno al 1397, il villaggio risultava spopolato ma nel XVIII secolo assistette a un significativo ripopolamento diventando uno dei centri più importanti del Sulcis. Solo nel 1957 ottenne lo status di comune autonomo distaccandosi da Santadi. Tra i principali edifici religiosi si trovano la chiesa parrocchiale di San Pietro e la chiesa bizantina di Sant’Elia a Tattinu.

  • Il marmo nero di Nuxis: Nel territorio comunale sono presenti diverse miniere testimonianza dell’antica attività estrattiva mineraria che ha caratterizzato la zona per secoli. Tra i materiali estratti spicca il raro marmo nero di Nuxis, conosciuto anche come Tamara.
  • Popolazione straniera: Secondo i dati ISTAT del dicembre 2010, la popolazione straniera residente a Nuxis ammontava a 42 persone. Le nazionalità più rappresentate erano quella marocchina con una percentuale dell’1,21% sulla popolazione totale.
  • Linguaggio locale: A Nuxis si parla il campidanese sulcitano come variante del sardo.

Il comune comprende anche le frazioni: