Santa Giusta, un incantevole villaggio situato sul lato nord-est dell’omonimo stagno, è una località ricca di storia e tradizioni legate al mondo del vino.
Questo luogo, antico erede dell’insediamento sardo-punico di «Òthoca», che in seguito divenne una città romana lungo la strada da Kàralis a Turris (Porto Torres), conserva ancora oggi tracce del suo glorioso passato.
La maestosa cattedrale, costruita in stile romanico con pietre di arenaria tra il 1135 e il 1145, rappresenta un importante punto di riferimento per la comunità locale e i visitatori in cerca di storia e cultura legata al vino.
A partire dall’XI secolo, la cattedrale ha ospitato la sede vescovile; un luogo sacro che nel corso dei secoli ha visto importanti eventi religiosi e politici che hanno plasmato l’identità della regione vinicola circostante.
Nonostante la soppressione della sede vescovile nel 1503 da parte del Papa Giulio II, l’edificio della cattedrale rimane uno dei più suggestivi esempi di architettura religiosa, con influenze pisane, lombarde ed arabeggianti che lo rendono unico nel suo genere.
- L’interno austero con tre navate sorrette da colonne in marmo e granito provenienti da Thàrros, Òthoca e Neàpolis racconta storie millenarie legate alla viticoltura locale.
- Nella sagrestia sono custodite due mitre vescovili risalenti al XIV secolo, preziosi tesori che testimoniano l’importanza storica della regione nel contesto ecclesiastico.