Sassari si estende su un tavolato calcareo inclinato, al margine della pianura che scende verso il mare a Nord, è la seconda città più grande della Sardegna per popolazione e importanza economica, politica e culturale.
Capitale del Giudicato de Torres e successivamente della Repubblica di Sassari, la città è sede universitaria, residenza dell’arcivescovado e corte d’appello. È il quinto comune più esteso a livello nazionale e la seconda città più popolosa dell’isola.
Sassari è una città con un’economia prevalentemente terziaria, che ha gradualmente preso il posto delle tradizionali e ricche attività agricole degli ultimi decenni.
Dagli anni Cinquanta la città ha visto una notevole crescita grazie all’urbanizzazione dalle aree rurali circostanti. Ai centri storici antichi e ai quartieri ottocenteschi-novecenteschi si sono aggiunti nuovi agglomerati moderni che hanno cambiato l’aspetto della città.
Sassari vanta una ricca tradizione culturale sin dal Seicento ed è stata sede di Università, contribuendo alla formazione di una classe dirigente che ha avuto un ruolo rilevante nella vita politica regionale e nazionale.
Le origini della città non sono certe, ma probabilmente risalgono all’epoca romana quando il territorio di Sassari era solo l’entroterra di “Turris Libisonis”, l’odierna Porto Torres.
L’attuale sito e il primo nucleo urbano risalgono al Medioevo. Il nome di Sassari compare per la prima volta in un antico registro, il Condaghe di S. Pietro in Silki (monastero oggi alla periferia della città), dove nel 1131 viene menzionato “Jordi de Sassaro”. Nel 1135 si fa riferimento alla chiesa “Sancti Nicolai de Tathari” (il termine “Tatari” è ancora utilizzato in sardo per indicare la città).
Il percorso che attraversa il centro storico di Sassari permette una visione completa delle dimensioni spaziali della città pre-ottocentesca. Passando dalla piazza Castello si possono visitare molti dei principali monumenti storici e artistici cittadini seguendo le antiche vie che conservano ancora in parte le caratteristiche originali.
- La chiesa di S. Caterina
- La chiesa di S. Maria di Betlem
- Il Duomo
- La fontana di Rosello
- Il Palazzo Ducale e quello dell’Università
- Le piazze Tola e Duomo
- Le vie del Mercato, Lamarmora e Vittorio Emanuele II