Vigne LLL – Tre Elle
Sant'Antioco
Via Insula Plumbaria 6 Sant’Antioco (SU) , SU
Di tradizione vitivinicola familiare, sappiamo che a partire dalla metà dell’800 il signor Massa gestiva dei vigneti in diverse località dell’isola di Sant’Antioco.
Una parte di tali possedimenti venne ereditata dal figlio, il prete Giuseppe Massa (morto nel 1953). La sorella del prete ebbe una figlia chiamata Antioca Bullegas, che venne scelta da “su preri” (così lo si chiamava in famiglia) come sua unica erede. La seconda figlia di Antioca, Cateria Lai, si sposò con Francesco La Sala, il quale fu il primo della famiglia che, insieme al commercio di generi alimentari, si cimentò nella produzione autonoma di vino commerciabile. Egli ereditò uno stabile che accessoriò di macchinari e botti, chiamato “il magazzino”.
Il nonno Francesco venne stroncato da un infarto appena quarantenne nel 1955; nessuno continuò il suo commercio e toccò allo zio Nicolino Lai seguire le vigne ereditate dal prete e quelle della sorella Caterina.
Zio Nicolino si occupava di conferire il vino alla cantina sociale di Sant’Antioco e di produrne una piccola quantità per sé. La sua vernaccia venne menzionata da Veronelli in un articolo sui vini dell’isola pubblicato sul settimanale Panorama. Dopo la sua morte avvenuta nel marzo del 1992 rimase solo una piccola parcella degli 4 ettari vitati circa.
Oggi il testimone passa al nipote Giuseppe insieme al padre Ottavio Latte che aggiungono la terza L alla famiglia dei piccoli produttori dopo La Sala e Lai. Hanno impiantato un ettaro di carignano nel 2016 e vinificano dalla piccola parcella ereditata dallo zio più una vigna con circa 40 anni nella località Cussorgia. Si tratta di una microproduzione di 1300 bottiglie nell’annata 2017 che permette una coltura attenta e precisa.
Le fallanze vengono sostituite con tecniche tradizionali come propaggini o interramento del ceppo intero. Si punta al rispetto della biodiversità, alla selezione manuale delle uve e a lavorazioni minimali in cantina: la fermentazione alcolica nell’annata 2017 è stata spontanea senza aggiunta di lieviti. L’obiettivo è ottenere un prodotto equilibrato e duraturo.
Il vino è stato chiamato Primu perché è il primo prodotto dalla famiglia e sarà sempre il primo carignano uscito nell’annata delle vendemmie, in attesa di un vino riserva o affinato nel legno. Attualmente Primu è un carignano in purezza ma nelle prossime annate non escludiamo l’utilizzo di altre varietà autoctone fino al 15%, come da disciplinare per Carignano del Sulcis D.O.C., come si faceva un tempo quando ogni vigneto era impiantato con varietà scelte dal vignaiolo per equilibrare il gusto pieno e corposo del carignano dell’isola di Sant’Antioco.