Il paese di Osini si trova nella subregione barbaricina dell’Ogliastra, é dominato dalla cresta del tacco di Osini, oltre la quale si estende un grande altopiano con vette fino ai 1000 metri.
In quest’area, foreste di lecci si alternano con rimboschimenti più recenti.
Ad est di Osini si trova la valle del rio Pardu, in cui la presenza umana si nota maggiormente per la coltivazione di uliveti e orti.
Nell’area di Osini si trovano alcune domus de janas e diversi nuraghi, tesmimoniando la presenza umana giá dal neolitico.
Fu un centro vitale anche in età romana, mentre nel medioevo appartenne al giudicato di Torres e fece parte della curatoria di Coraso.
La villa era protetta da un castello, che venne costruito dai giudici di Torres. Alla caduta del giudicato nel 1259 passò al giudicato di Arborea fino a quando nel 1324, fu conquistato dagli aragonesi.
Nel 1363 Osini, insieme ad altre ville dell’Ogliastra, viene incorporato dal Re d’Aragona Pietro IV il cerimonioso nella contea di Quirra e data in feudo a Berengario Carroz.
Rimase villa della contea fino al 1603, quando la contea viene trasformata in marchesato, feudo dei Centelles. Il paese venne riscattato agli Osorio de la Cueva, succeduti ai Centelles, nel 1839 con la soppressione del sistema feudale voluto dai Savoia.
Osini viene comunemente diviso in Nuovo e Vecchio perché l’attuale paese è nato dopo il novembre 1951 in seguito ad un’alluvione che distrusse il vecchio abitato.
Poco rimane di questo centro se non la seicentesca chiesa dedicata a santa Susanna la canonica e alcune case tra cui alcune ristrutturate negli ultimi anni.
Nel vecchio paese possiamo trovare la fontanella sita in piazza Chiesa e il cimitero che affiancava la stessa.
Per due giorni all’anno il vecchio abitato torna a vivere, le case vengono allestite come nell’antichità e la chiesa apre i suoi portoni a mostre e varie attività.
Il nuovo abitato sorge a circa 1 km di distanza dal vecchio.
Sono presenti nel territorio del comune diversi nuraghi e tombe dei giganti: tra questi il Nuraghe Serbissi, Urceni, Samuccu, Orruttu, Truculu e Sanu.