A seguito di un grande restauro eseguito tra il 2007 e il 2011 presso il Centro di Restauro di Li Punti, le 44 sculture del complesso di Mont’e Prama sono state esposte unitariamente per la prima e unica volta fino al 2014. Successivamente, le sculture sono state suddivise: 34 sono state trasferite al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e 10 al Museo di Cabras. Quest’ultimo ha inaugurato, il 22 marzo 2014, due sale dedicate rispettivamente ai modelli di nuraghe e ai Giganti di Mont’e Prama.
Nel 2015, con la ripresa degli scavi, è stata allestita una terza sala nel Museo di Cabras per ospitare i nuovi e significativi rinvenimenti. Tra questi, spiccano due statue di pugilatori, caratterizzate da un’iconografia diversa rispetto ai 16 esemplari già restaurati e confrontabili con il celebre bronzetto nuragico trovato nella necropoli di Cavalupo a Vulci, datato al IX secolo a.C.
Il 4 ottobre 2022, una delle sculture del Museo di Cagliari, il pugilatore Manneddu, è stata riportata nella sala dei Giganti a Cabras, dopo aver viaggiato in prestigiosi musei internazionali, come quelli di Berlino, San Pietroburgo, Salonicco e Napoli, rappresentando l’intero complesso scultoreo. A dicembre dello stesso anno, altri frammenti dettagliati, come volti, mani con diversi tipi di scudo, guantoni armati, un arco, gambe con ferite di colore rosso, corna di elmi e pezzi di modellini di nuraghe, sono stati anch’essi trasferiti a Cabras dal Museo Archeologico di Cagliari.
Non appena la nuova ala del Museo di Cabras sarà completata, sarà possibile riunire tutte le sculture già restaurate in un’unica esposizione, trasferendo le 33 opere rimaste a Cagliari. Il Museo Civico Giovanni Marongiu di Cabras, inaugurato nel 1997, ospita importanti testimonianze archeologiche del territorio comunale, che vanno dalla preistoria fino al periodo romano.
Per il periodo prenuragico e nuragico, il museo espone materiali provenienti dal villaggio di Cuccuru is Arrius, risalenti al Neolitico Medio, e oggetti recuperati dai pozzi dell’insediamento nuragico di Sa Osa, oltre ai bronzi della collezione Pulix. L’età storica è rappresentata dai reperti di Tharros, un’antica città fenicia successivamente ampliata in epoca punica e romana. Tra i materiali esposti si trovano oggetti fenicio-punici provenienti dal quartiere artigianale della città e urne e stele del tofet.
Il percorso museale è arricchito da pannelli didattici relativi alla mostra temporanea “In piscosissimo mari”. Dal 7 giugno 2008, il museo ha inaugurato una sala dedicata al relitto di Mal di Ventre e, dal 22 marzo 2014, una sala dedicata al complesso statuario di Mont’e Prama.