Dolianova, un grande centro nato dall’unione amministrativa dei borghi di Sicci S. Biagio e S. Pantaleo, entrambi risalenti al periodo giudicale, conservano i loro antichi caratteri distintivi nelle due parrocchie ben riconoscibili nell’assetto urbanistico a schema radiale.
Entrambi i villaggi facevano parte del Giudicato di Cagliari e erano inclusi nella curatoria di Parte Olla.
Lungo il corso principale Repubblica, che conduce alla chiesa di S. Biagio sulla destra, si possono ancora ammirare tipiche case rurali con ampi portali ad arco in arenaria o mattoni cotti.
A Dolianova si trova la chiesa di San Pantaleo, un edificio romanico-pisano del XII secolo, di notevole interesse artistico e uno dei meglio conservati esempi dello stile romanico-pisano in Sardegna. Le ricche decorazioni interne ed esterne, insieme al fonte battesimale a immersione, testimoniano la presenza di un luogo di culto paleocristiano.
I reperti archeologici evidenziano insediamenti umani sin dalla preistoria, soprattutto nelle zone montuose dove era possibile trovare rifugio e dedicarsi alla caccia. Durante l’epoca romana si registrarono insediamenti dei Patulcenses Campani, probabilmente originari della Campania, menzionati nella Tavola di Esterzili e localizzati da alcuni autori nell’attuale territorio di Dolianova.