Maracalagonis (CA)

Maracalagonis

Maracalagònis, una città dalla storia millenaria, che alcuni studi archeologici farebbero risalire all’antica Tidora, fondata nel 19 da un gruppo di Ebrei esiliati da Tiberio, ebbe in epoca bizantina una rilevante importanza storica, come dimostrano i reperti custoditi presso il Museo Nazionale Archeologico di Cagliari.

La parrocchiale della Vergine degli Angeli, risalente originariamente al 1225, presenta un mix di stili architettonici che raccontano secoli di storia. Le trasformazioni gotico-aragonesi del XV secolo hanno reso l’edificio un vero capolavoro artistico con la cappella del Rosario e quella di S. Antonio, entrambe caratterizzate da volte suggestive e incantevoli.

Nel 1551, dopo essere stata devastata da un incendio, la parrocchiale fu ricostruita con una nuova cupola ottagonale e una volta a botte, mantenendo intatta la sua bellezza intrinseca.

All’interno della chiesa sono conservate opere d’arte che narrano le vicende del passato: come il polittico di Berengario Poccalull (1423), ritoccato poi da Pietro Cavaro (1520) nella cappella del Rosario.

In sagrestia, due tele a forma di mezzaluna rappresentano la Condanna e il martirio di S. Stefano, offrendo uno sguardo affascinante sulla spiritualità dell’epoca.

A breve distanza dalla parrocchiale si erge la chiesa della Madonna d’Itria, con le sue tre navate sorrette da colonne massicce che reggono archi a tutto sesto. La facciata originale della chiesa, visibile uscendo da una porticina a fianco dell’altare, mostra uno stile architettonico simile al fianco destro della parrocchiale.