Sennori, un incantevole paese che si affaccia su una collina ripida di fronte alla costa, è rinomato per la sua solida economia agricola basata sull’olivicoltura, viticoltura e allevamento del bestiame. La tradizione artigianale e commerciale completa il quadro di questo tesoro nascosto.
Dal 1987, Sennori fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino, confermando la sua passione per i pregiati nettari locali. Inoltre, fa parte anche dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, dimostrando l’impegno verso la valorizzazione dei prodotti tipici.
La storia di Sennori risale all’epoca romana e medievale, come testimoniano i resti delle residenze di campagna, degli edifici termali e delle antiche strade disseminate nella zona circostante. Le tracce architettoniche religiose riferibili ai periodi giudicale e aragonese arricchiscono il patrimonio storico della città.
L’uomo ha lasciato le sue tracce nel territorio di Sennori sin dal neolitico, come dimostrano i numerosi siti archeologici presenti come le misteriose domus de janas dell’Orto di Beneficio Parrocchiale e la suggestiva necropoli di Serra Crabiles. Durante l’era nuragica, il territorio era frequentato abitualmente come evidenziano i siti di Su Nuraghe, Badde Margherita, Badde Puttu, San Biagio e la maestosa tomba dei giganti di Oridda.
La tomba dei giganti di Oridda è un monumento unico nel suo genere, caratterizzato da una struttura dolmenica ed ortostatica. Scavata nella roccia e rivestita interamente in muratura, presenta una facciata monumentale con una stele quadrangolare che cela l’ingresso principale. All’interno sono stati rinvenuti i resti scheletrici di 27 individui, inclusi uomini, donne, bambini e persino un feto. La ceramica ritrovata indica una datazione approssimativa all’età del Bronzo medio.